Passione Abel

Novembre 2005, L’Espresso n. 43
Di Alberto Dentice


Un regista cinico. Una Maddalena tormentata. Un giornalista in crisi. Ferrara racconta il controverso…

Tra gli aspetti più riusciti del film c’è anche una splendida colonna sonora che ha resuscitato dall’oblio un grande bluesman come Francis Kuipers, anche lui americano, benché residente a Roma da molti anni. Ci spiega l’importanza che ha la musica nei suoi film e nella sua vita ?
Ogni film ha un suono particolare. Ricordo quando girammo “Addiction”. All’epoca il compositore, Joey, usò un unico tema al pianoforte per tutto il film. Con Pelettronica puoi fare i trucchi che vuoi. Ma prima di tutto serve qualcuno che suoni qualcosa. Francis è uno straordinario chitarrista blues, ma pochi sanno che è anche uno storico e un etnomusicologo. Il suo contributo è stato decisivo sia per ricreare l’atmosfera sonora della Gerusalemme di oggi che la parte ambientata ai tempi di Cristo. La musica è sempre importante nei miei film: nel prossimo, “Go go Tales”, che parla di uno strip-bar, tutto tette e culi, ci sarà musica dall’inizio alla fine».