Il blues di Kuipers
07.03.1998, Barisera
MEZZOLOMBARDO
– Sembra davvero un momento d’oro per gli appassionati di musica in regione. Ad
una settimana dalle esibizioni del grande batterista franco-basco Francis
Lassus, autore assieme a Andy Emler e Linley Marthé di coinvolgenti concerti
funky jazz (con brevi incursioni nella world-music), si rivede in regione per
una serie di cinque serate un altro musicista di altissimo livello. Parliamo
del chitarrista anglo-olandese (andrebbe aggiunto anche «italo» dal momento che
è trapiantato in Italia da oltre trent’anni) Francis Kuipers. Il primo
appuntamento è per questa sera al Muretto di Mezzolombardo; poi lo si potrà
ascoltare a Pergine (Angi Pub, 3 dicembre), Bolzano (Café Teatro, 4 dicembre),
Merano (Theater in der Altstadt, 5 dicembre), e, infine, a Brunico (Theater im
Pub, 6 dicembre).
«Superguitar» Kuipers è una vecchia conoscenza per i musicofili nostrani. Il
suo blues «colto», potente e ricco di numerose influenze musicali (si va dal
country classico al jazz, sfiorando pure mondi sonori orientali), fu già molto
apprezzato dalle nostre parti in diverse occasioni alla fine degli anni
ottanta. Per qualche tempo poi, Kuipers ha rinunciato alle esibizioni dal vivo
per dedicarsi ad altri prestigiosi progetti: musiche da film, innanzitutto (con
collaborazioni di altissimo livello, come quella con Philip Glass per lo
splendido «Anima Mundi»), ma anche attività didattica nella trevisana «Fabrica»
di Benetton e Toscani -una scuola di comunicazione-, nella quale ricopre
tuttora il ruolo di responsabile del settore musicale.
A 55 anni Kuipers torna quindi ad imbracciare nuovamente la chitarra per
proporre la sua intensa, e a tratti ironica musica, che sarà inoltre
inframmezzata da gustosi aneddoti raccolti nel trent’anni di esperienza a
fianco di musicisti dei calibro di Lester Bowie, Francesco De Gregori e
Antonello Salis.